Direttamente dall’isola del vento e del sole
Oggi al Monte Baldo abbiamo voglia di un vino deliziosamente Mediterraneo, e vi vogliamo raccontare lo Zibibbo “Lighea” e la cantina che lo produce, Donnafugata.
Lo Zibibbo, chiamato anche Moscato d’Alessandria, è un vitigno antichissimo originario dell’Egitto. Il suo nome deriva dall’arabo zabīb, che vuol dire "uvetta" o "uva passita". Le prime piante di questa tipologia d’uva vennero importate dagli antichi navigatori del Mare Mediterraneo, i Fenici, e successivamente dagli Arabi che, sulle coste di origine vulcanica della Sicilia e dell’isola di Pantelleria, trovarono il sistema di coltivare le viti con i famosi e caratteristici terrazzamenti.
Molti secoli più tardi, nella bellissima isola di Pantelleria, più precisamente nella contrada di Khamma, sulla splendida costa Siciliana che guarda verso il continente Africano, a Marsala, e più internamente al territorio, a Contessa Entellina, ritroviamo i terrazzamenti della cantina Donnafugata. L’azienda nasce in Sicilia, dall’iniziativa di una famiglia che con grande passione ha saputo rivoluzionare lo stile e la percezione del vino siciliano nel mondo. Il nome Donnafugata fa riferimento al romanzo di Tomasi di Lampedusa, il Gattopardo. Un nome che significa “donna in fuga” e si riferisce alla storia di una regina che trovò rifugio in quella parte della Sicilia dove oggi si trovano i vigneti aziendali. Una vicenda che ha ispirato il logo aziendale: l’immagine della testa di donna con i capelli al vento che campeggia su ogni bottiglia.
Torniamo al vino. A foglia media, normalmente trilobata, a grappolo ben voluminoso e oblungo, l'acino è grosso, ovoidale a buccia spessa di colore verde tendente al giallo; la maturazione è un po' tardiva. È bene sottolineare che le terrazze Donnafugata di Pantelleria, per la natura vulcanica dell’isola, sono sottoposte a viticoltura eroica, metodo che incentiva l’imprenditoria locale e che considera tecniche compatibili nel rispetto delle tradizioni e dell’ecosistema.
Lo Zibibbo “Lighea” di Donnafugata si presenta di colore giallo paglierino brillante con riflessi verdognoli. Al naso offre un bouquet ricco e fragrante dove, alle classiche note di zagara, si uniscono sentori di pesca tabacchiera e macchia mediterranea. In bocca ritroviamo una perfetta corrispondenza gusto olfattiva vivacizzata da una fresca vena minerale. Da provare con crudo di pesce, fritture e insalate gourmet. Consigliato in abbinamento a tutto il pesce azzurro. Quindi? Vi è venuta voglia di assaggiare la Sicilia? Ve la teniamo in fresca 😉
